Stati Generali Mondo Lavoro della Cultura, WeGil, Roma, 14 Novembre 2024.
Una giornata di brain storming fantastica, davvero pregna di stimoli, idee e confronti preziosi ed evolutivi organizzata da Piercarlo Barberis e Nicola Usai che mi hanno scelto come Panelist e Moderatore. Quando ho cominciato a moderare l’incontro, che ha visto molti relatori avvicendarsi sui temi della cultura come matrice unica e indispensabile ad ogni attività umana e lavorativa, ho intervistato Nunzia Catalfo, ex Ministra del Lavoro e attuale CdA Member di INAIL, tenendo la discussione sul tema dell’Art Thinking: come facciamo a riportare artisti (alcuni), curatori (titolati) e art thinking nei processi decisionali, progettuali ed esecutivi di imprese e istituzioni, com’è stato per millenni con i risultati eccezionali visibili a chiunque? Nunzia ha risposto come avrebbe risposto Cosimo de’ Medici: facciamolo subito.
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Nasce ART THINKING PROJECT – Ascolto - Visioni - Progetti
L’Associazione culturale ETS e la Community internazionale che integrano arte, suono, ESG, musica, management, diritto, design e artisti all’interno dei processi di imprese e istituzioni.
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Quella del 2024 è stata probabilmente la più bella edizione di Artissima di sempre, e sicuramente per noi del Brave Art Collectors Club sono state alcune tra le giornate più belle degli ultimi tempi. A parte il mio lavoro di Art Consultant, che sempre lavoro è, ed in fiera si carica di maggiore impegno per via dei tempi stretti in cui bisogna decidere se e cosa comprare per i tanti clienti che ci sono, ognuno con le sue esigenze, ci siamo divertiti e nutriti moltissimo della potenza poetica dell’arte di massima qualità. Camminare in un museo di ricerca a cielo aperto, meglio se in una fiera dal taglio curatoriale alto, é un’emozione che informa ogni senso in tutti i sensi e riempie la giornata di senso, dando una forma al tempo.
Perché il tempo si forma, non si ferma.
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Non la farò tanto lunga su come l’avanguardia, la ricerca e l’estetica sperimentale di massima qualità alzano il QI, l’intelligenza emotiva e contrastano l’invecchiamento; sono problemi di chi non studia.
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Giornate dense e interessanti a Benevento l’1 e 2 Settembre 2024, con diverse iniziative all’interno dell’evento Benevento Città Spettacolo, 5 giorni di arte, teatro, musica e cultura diffusa e partecipata. Noi come Associazione DiCo abbiamo partecipato attivamente ad alcuni di questi happening, uno dei quali organizzato proprio per parlare delle nostre mission.
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Come si comincia a parlare di una cosa che tu fai da 20 anni e il quotidiano La Repubblica non solo la scopre oggi ma la chiama arredamento? Non c’è un modo elegante per dire che ci siamo arrivati prima, e nemmeno di non farli apparire ottocenteschi e privi di ogni forma di innovazione, curiosità, coraggio di rompere lo schema. Mi spiace, sembra polemica ma non vuole esserlo; è solo passione, esperienza e competenza, mia e di moltissimi altri arrivatici anche prima di me, che prende forma di impegno civile e desiderio di condivisione per il bene pubblico. E privato.
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A questo link c’è un’analisi lucida e condivisibile su etica ed Intelligenza artificiale di Padre Paolo Benanti, Ordinario di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e consigliere di Papa Francesco sui temi dell’Intelligenza artificiale, nonché unico membro italiano su questi temi presso l’ONU.
Va detto e aggiunto però che, se pur le riflessioni iniziali siano giuste, e sono giuste perchè l’immagine e l’immaginario sono il nodo cruciale del problema attinente all’AI Generativa (la mente ragiona per immagini e per suoni), per me non basteranno filosofi, sociologi, tecnologi e psicologi, come non bastano i richiami all’etica che rischia di essere parte del problema: a tutto ciò manca l’estetica.
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Il 17 maggio 2024, in occasione dell’Agile O’Day organizzato da Felice Pescatore e dalla sua organizzazione, Agile Community Campania, avrai l’occasione di partecipare ad una interessantissima tavola rotonda dal tema: Organizational Agility: l’arte di adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato e agli impatti delle nuove tecnologie per una cultura proattiva e creativa.
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Il nostro prossimo Art Walking è previsto per Sabato 13 aprile a Milano, durante il weekend del MiArt, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, e subito prima del FuoriSalone.
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Dal 29 Febbraio al 2 Marzo 2024, tre giorni bellissimi a Benevento tra amici vecchi e nuovi, i miei soci di DiCo Pellegrino de Santis e Fabrizio D’Aloia a farmi da ciceroni massimi, luoghi stupefacenti, persone accoglienti, nuovi amici sempre sorridenti, incontri nutrienti.
Com’è andata.
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Domenica 10 Marzo 2024 abbiamo presentato un nuovo workshop per il ciclo ARTE: AMORE E PSICHE iniziato nel lontano 2011 con ABContemporary e Art Learning, e mai fermatosi, nemmeno in pandemia quando abbiamo realizzato 14 workshop on line:
DALLA VISTA ALLA VISIONE
Domenica 10 Marzo 2024 ore 11,00 - 13,30
Presso
Studio Alberto Di Fabio
Via Raimondo Montecuccoli, 11/C (Pigneto, Roma)
Ne abbiamo parlato con:
Francesco Cascino (Art Consultant)
Alberto Di Fabio (Artista)
Massimo Maggio (Broker assicurativo e collezionista)
Gianni Pellecchia (Oculista, scienziato e collezionista)
Filippo Riniolo (Artista)
A cura di Francesco Cascino e Brave Art Collectors Club
Si sono conclusi il 21 Ottobre 2023 i tre giorni di RavelloLab dove, da 18 anni, una volta l’anno si analizzano problemi legati alla cultura e si propongono soluzioni per il sistema insieme a una quarantina di esperti: un networking di reti e organizzazioni che si impegnano a migliorare lo sviluppo di imprese e comunità. Il risultati dei tre giorni di lavoro è un documento pubblico di raccomandazioni che mandiamo al Governo, al MIM, al MIC e al MUR per tramite del fondatore, Alfonso Andria, grande animatore e Presidente di RavelloLab.
Con Pierpaolo Forte, Andrea Cancellato, Umberto Croppi, Stefano Karadjof, Michela Marchiori, Claudio Bocci, Daniele Pitteri, Maurizio Di Stefano, Francesca Bazoli e molti altri, quest’anno abbiamo lavorato su due temi: le relazioni culturali internazionali e la Formazione.
Io ho lavorato nel team della Formazione con Fabio Pollice, Magnifico Rettore dell’Università del Salento, e ho fatto le seguenti proposte:
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Culture nascoste. Suoni e immagini della civiltà rupestre.
Dialogo e confronto in parole e musica sulle fotografie di Mimì Notarangelo e lo sguardo del Neorealismo sugli invisibili, coloro che hanno formato il tempo.
Roma, Museo MAXXI (Corner)
Domenica 3 Settembre 2023, dalle ore 18 alle 21,30
Via Guido Reni 4/A – Roma (Italia)
Finissage della mostra di Domenico Notarangelo “Era come entrare nelle cose”
A cura di Francesco Cascino
Direzione Artistica di Giuseppe Notarangelo
Con il sostegno della Regione Puglia
In collaborazione con Fondazione Pino Pascali
- Roma, 3 Settembre 2023
Chiude la mostra di Domenico Notarangelo (chiAmato Mimì) al MAXXI; centinaia i messaggi lasciati sul Libro della mostra in cui si parla di “fotografia necessaria ad aprire lo sguardo” o “indagine poetica sulle realtà nascoste”, e molte occasioni di evoluzione internazionale all’orizzonte per questo incredibile e quasi sconosciuto interprete del Neorealismo italiano, nucleo culturale così amato e premiato nel mondo ormai da anni. Una corrente di pensiero della cui preziosità cui si parlerà durante l’evento del 3 settembre.
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Domenico Notarangelo. Era come entrare nelle cose.
FOTOGRAFIE DELLA CIVILTÀ RUPESTRE
Aperta il 28 Giugno, chiusa il 3 Settembre 2023.
Presso Corner del Museo MAXXI
Via Guido Reni 4/A – Roma (Italia)
A cura di Francesco Cascino
Direzione Artistica e Archivio di Giuseppe Decio Notarangelo
Con il sostegno della Fondazione Pino Pascali (Puglia)
e un video del regista e fotografo Francesco Dongiovanni
La mostra si componeva di 44 fotografie selezionate da Cascino e Notarangelo, su oltre 100mila scatti costituenti l’archivio, quasi tutte rinvenute dalla famiglia dopo la sua scomparsa nel 2016. Le foto di Domenico Notarangelo - chiAmato Mimì, giornalista e dirigente politico pugliese, materano d’adozione - sono state scattate nei luoghi identitari di Puglia e Basilicata che noi inseriamo culturalmente nella civiltà rupestre e dei suoi ultimi eredi. Fotografie relazionali fatte in 50 anni di ricerca sociale e culturale ma sempre dall’interno della comunità, non con lo sguardo esterno dei Neorealisti ma alla maniera del Neorealismo italiano.
Mimì ha creato immagini di persone ritratti nella loro quotidianità, e poi di riti ancestrali, di feste, di manifestazioni e di lavoro nei campi. Fotografie che ci trasportano in una cultura nascosta attraverso un’indagine poetica e di originale partecipazione emotiva ante litteram: ogni soggetto gli sorride, lo conosce e lo riconosce, ed è felice di farsi ritrarre da lui.
L’asta di Chistie’s del 18 maggio 2023 a New York ha totalizzato vendite per 922 milioni di dollari. Si tratta di opere del ’900 e di alcuni contemporanei, tra cui molte artiste bravissime che finalmente sono state tirate fuori dal cono d’ombra dello sguardo culturale orientato al maschile proprio dall’arte e dal suo sistema internazionale. Sempre per lo stesso motivo: la mente ragiona per immagini e l’arte, da sempre, risolve molti più problemi di ogni altra disciplina culturale per questo motivo. Chi si ostina a dire il contrario non ha nessuna vera intenzione di migliorare il mondo, ha solo un problema di ego ferito e riferito.
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SELEZIONI
Performance di FILIPPO RINIOLO
Giovedì 26 gennaio 2023 ore 18:00
Presso NASHIRA GALLERY Via Vincenzo Monti 21, Milano
Con il patrocinio della Comunità Ebraica di Milano
Introduzione di
FIlippo Riniolo (Artista)
Francesco Cascino (Curator)
e Walker Meghnagi (Presidente della comunità ebraica di Milano)
Il 26 gennaio 2023, un giorno prima della Giornata della Memoria (che cade il 27 gennaio di ogni anno) abbiamo presentato a Milano la performance "Selezioni", ospiti di Nashira Gallery e Ludovica Bifulco, con il patrocinio della comunità ebraica di Milano. Il progetto prende le mosse dallo sconcertante episodio della selezione ad Auschwitz, raccontato da Primo Levi in “Se questo è un uomo”: i prigionieri corrono davanti ad un ufficiale delle SS che in pochi minuti decide della loro sorte, semplicemente spostando a destra o a sinistra il foglio che gli viene consegnato.
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Sabato 17 dicembre dalle 18 ha aperto a Matera la mostra antologica di Dario Carmentano, la cui preparazione, cura e organizzazione ha richiesto oltre un anno. Il progetto è a cura di Donato Faruolo, coltissimo curatore multitasking, ed è finanziato e organizzato dalla Fondazione Porta Coeli di Venosa (PZ) presieduta dal Prof. Aniello Ertico.
La mostra si tiene presso Palazzo Malvinni Malvezzi in Piazza della Cattedrale fino al 14 Gennaio 2023.
Dopo la mostra alla
Fondazione SoutHeritage di Matera del Dicembre 2021, Dario Carmentano torna nella sua città con una enorme antologica che presenta quasi 40 anni di impegno intellettuale e indagine culturale ai messimi livelli. Dario è l’artista sottile, colto e ironico che tutti vorrebbero come amico. Un faro affettivo e culturale di quelli che ti aprono lo sguardo e riconnettono cuore e conoscenza.
Ci sono 40 anni di lavoro, dall’antica passione per la grafica alla ricerca concettuale basata sul paradosso creativo, dalle installazioni nei teatri fisici e metafisici del mondo alla recente pittura, una delle più potenti e raffinate che ci sia in circolazione al momento, di cui i miei collezionisti posseggono opere davvero illuminanti. Un’occasione per tornare nella città dell’uomo eterno, esempio universale di architettura proveniente dall’arte di costruire, accogliere, convivere e incontrarsi, e rivedere anche le sei opere del progetto
Matera Alberga, una delle quali proprio ad opera di Dario presso le Dimore dell’Idris.
Ci saranno diverse serate e organizzeranno happening e confronti come piace a noi, di quelli divertenti che producono esperienza e conoscenza. Per esempio
Giovedì 22 alle 19 abbiamo visitato la mostra con l’artista e decine di amici da tutta Italia.
Qui puoi leggere il mio articolo sulla mostra scritto il 25 Dicembre per Art a part of Cult(ure), e vedere le tante immagini della mostra.
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Dopo che tutte le nostre previsioni, distinzioni e perplessità espresse nei vari webinar, workshop e articoli degli anni scorsi si sono avverate, siamo tornati a fare il punto sugli
NFT e sulla
CryptoArt, come impropriamente la chiama chi scambia il mezzo con il linguaggio espressivo. E abbiamo parlato anche di
Metaverso e degli stessi
NFT come chiave per lo sviluppo del valore e del patrimonio materiale e immateriale. Perché l’ecosistema digitale non può sostituire la realtà, deve invece moltiplicare le opportunità.
Lo abbiamo fatto con l’Avvocato
Gianvirgilio Cugini e il sottoscritto a Napoli il 25 Ottobre 2022 come da Locandina, ospiti di
Giovanni Lombardi, Founder e Presidente del
Gruppo Tecno, un imprenditore che invece conosce bene la differenza tra arte, protocolli tecnologici e dispositivi digitali, utilissimi tutti ad aumentare la velocità di informazione e aggregazione attorno a fenomeni di alto interesse ma con le competenze e lo sguardo corretti. TECNO usa il digitale per migliorare il mondo della produzione e quello delle persone, non a caso, ed è un’eccelleza mondiale. Inoltre
Giovanni Lombardi è da sempre impegnato nella riscoperta della radice unica tra arte e impresa ed è Presidente del Board del
Museo di Capodimonte. Un ringraziamento particolare all’amico
Enrico Centola, Responsabile di Area
Art Advisory di
Azimut Capital Management SGR per aver favorito questo incontro.
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Roma è una città piena di sorprese. Noi che la esploriamo da 16 anni, prima con Arteprima, ora come network di professionisti erranti alla ricerca di nuovi paradigmi di processo per imprese e urbanistica, e la indaghiamo culturalmente camminando alla maniera del flaneur dalle periferie alle architetture moderniste, dall’arte contemporanea a quella antica, dai quartieri identitari ai luoghi più insoliti del mondo, ne vediamo davvero di tutti i colori. E ancora ci meravigliamo. Da oggi è più ricca, e non parliamo di opulenza, magnificenza o vacua bellezza: tutte cose che hanno generato solo degrado, ignoranza, disuguaglianza e soprusi, e non hanno NULLA a che vedere con L’ARTE.
Come avevo anticipato
nell’articolo del 2 Giugno su Art a part of Cult(ure), il 26 Ottobre 2022 ha aperto il nuovo
Museo delle Civiltà, all’EUR. Un luogo evolutivo di scambio e di partecipazione, di ricerca e di scoperta, riscoperta e riemersione di valenze e valori che ci sono stati negati. A tutti noi.
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Dal 2007
RavelloLAB riunisce molti tra i migliori teorici, giuristi, economisti, accademici, dirigenti pubblici, decisori politici, esperti e imprenditori mecenati che si occupano di
cultura per fare il tagliando a Leggi, strategie e procedure, provando a formulare nuove proposte e nuove idee che possano generare sviluppo collettivo e territoriale dal punto di vista economico e sociale. Io vi partecipo dal 2019 quando proposi di inserire nel Forum curatori e artisti, senza i quali molte delle pur pregevoli riflessioni che si creano in quei giorni rischiano di non prendere la linfa indispensabile delle esperienze di arte pubblica, ambientale, partecipata e permanente che poi creano sviluppo sul serio e per sempre.
Come hanno fatto in questi anni in tutto il mondo.
L’iniziativa è del
Centro Universitario per i Beni Culturali, presieduto dall’ex Senatore
Alfonso Andria, straordinario e generoso deus ex machina dell’evento, e di
Federculture. Il Forum internazionale di Ravello prevede quindi gruppi organizzati per tema che danno vita a dialoghi, colloqui, workshop, proposte e case history di rilievo. I professionisti a confronto lavorano per tre giorni, un tempo prezioso pieno di stimoli e riflessioni che diventano documenti e proposte da mandare pochi mesi dopo sul tavolo del Governo e del Ministero della Cultura per migliorare il funzionamento delle strutture culturali italiane e aumentare la valenza di crescita che la cultura ha da sempre per il Paese.
Quest’anno abbiamo parlato di
CULTURA E DEMOCRAZIA e abbiamo avuto due panel di lavoro distinti:
Il lavoro culturale e
La finanza per la cultura. A questo secondo panel, guidato da
Pierpaolo Forte, partecipavo io.
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Tomás Saraceno, un artista di primissimo piano, tra i più importanti al mondo, è riuscito a far volare un pallone aerostatico senza calore, idrocarburi o combustibili. Un giorno potremmo volare senza idrocarburi per merito suo, dicono gli astrofisici.
È partito dall’arte, e dalle sue pratiche che esplorano oltre i confini del conosciuto, per comprendere che la realtà vera va ben oltre gli occhi e la scienza. Ha lavorato con i ragni, l’aria, le nuvole e ne ha disposto gli elementi costitutivi diversamente da come sono percepiti comunemente, come fanno i grandi artisti dal pensiero laterale, quel pensiero che è scomparso dalla scena politica, sociale e scolastica da anni ormai, sostituito dal velenoso equivoco del "fare" senza prima pensare. Le grandi civiltà sono costruite sul pensiero e sull’azione, non su uno solo di essi.
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L’arte $_olidale
Artwo sostiene Binario95 con una vendita straordinaria
delle opere della sua collezione
Mercoledì 29 e Giovedì 30 Giugno 2022
Roma, presso Modo/Artwo - ex Lanificio Luciani
Via di Pietralata 159A - Secondo piano
Dalle ore 18 alle ore 21
Cicli e ricicli della sostenibilità solidale
A cura di Francesco Cascino e Luca Modugno
Artwo è nata molti anni fa come un’avventura creativa dal profondo valore etico, quando ancora non si abusava di termini quali “eco sostenibilità” e “sostenibilità sociale”. Il suo ideatore e fondatore, Luca Modugno, crede al valore decisivo dell’intelligenza emotiva e delle armonie messe al mondo dagli artisti e dai designer più visionari, e ha portato queste visioni nei luoghi in cui la libertà non appartiene al gioco del quotidiano. Ha provato a trasformare l’arte in dispositivo utile a tutti, soprattutto a chi ne ha più bisogno.
Ogni opera è stata prodotta all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia dove Artwo ha realizzato un laboratorio con gli strumenti necessari alla produzione degli oggetti, e predisposto un periodo di formazione per i detenuti. Da quasi vent’anni Artwo produce quindi opere e oggetti ideati da designer e artisti che, partendo da utensili d’uso comune, li decontestualizzano e riciclano i materiali, dando loro nuova forma e nuovo uso.
La storia di Binario95 è concettualmente identica e racconta di una organizzazione di persone responsabili e capaci, sempre in empatia con il mondo, che accolgono migliaia di homeless, diseredati, migranti ed erranti che dalla lente di impoverimento visivo del sistema prevalente vengono visti come esseri all’estremo margine sociale.
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Comunicato stampa del 16 Maggio 2022
Maria D’Ambrosio entra nell’Advisory Board della Cascino Progetti
L’Advisory Board della Cascino Progetti - Art Thinking per imprese e rigenerazione culturale apre a Maria D’Ambrosio che, con gli altri 5 autorevoli membri, i partner e il network internazionale, condivide l’intento di contribuire sia alle attività progettuali, strategiche e curatoriali che riscoprono relazioni e radici comuni tra arte, impresa, scienza, crescita territoriale e trasformazione urbana, sia all’evoluzione della sensibilità pubblica e privata sulle pratiche dell’arte e della cultura come dispositivi di sviluppo e innovazione sociale.
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ForoF è uno spazio tra il passato e il presente in cui si può immaginare con intelligenza il futuro. Il pay off dice "Archeologia e Arte contemporanea", si trova a Via del Foro Traiano 1 dove ci sono quindi la famosa Colonna, i Fori ma soprattutto i resti della Basilica Ulpia del ’200 dC, rinvenuti grazie al lavoro di rigenerazione dell’area ad opera di Giovanna Caruso Fendi. Il pavimento della Basilica, con i suoi incredibili e meravigliosi marmi, è il luogo dove artisti di ogni disciplina e linguaggio ibridano le forme più evolute dell’arte contemporanea, oggi più che mai necessarie all’emersione delle valenze dell’archeologia, altrimenti relegata a cartolina per turisti.
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Perciò, se consideri questa sporca guerra in Ucraina un’aggressione ingiustificata da parte di psicopatici assassini come Putin e i suoi accoliti, ma al contempo critichi gli USA ricordando le loro politiche colonialiste, la produzione di armi (anche italiana) che loro devono vendere e qualcuno deve pur comprare, le stragi di innocenti, le torture, la guerra in medio oriente e altre nefandezze inenarrabili da barbari trogloditi, tutte inventate e proseguite anni da bestie sanguinarie e ignoranti come Ayles, Cheney, Bush, Trump e company, allora sei comunista, filorusso e, siccome non ti fai incantare da quel clown di Zelensky, ti è simpatico Putin.
E questo modo sempliciotto di riflettere vale per tutto.
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Il popolo ha sempre scelto Barabba, ha sempre ignorato gli appelli alla competenza, ai risultati da verificare, agli approfondimenti su chi dice cosa e se poi si avvera. Sempre. Troppo complicato. Il nemico questo lo sa bene, conta su ignoranza e superficialità, e quelli seri che provano ad approfondire e sensibilizzare sulle complessità del mondo, che sono divertenti al contrario di quel che si dice, ti dicono che non hai leggerezza. Che fesseria.
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Si rimettono finalmente a gara le concessioni balneari. Una occasione storica per rigenerare l’estetica delle nostre magnifiche spiagge, troppo spesso offese dalla sciatteria di alcuni gestori e dai compromessi al ribasso di fruitori, amministratori e legislatori.
Eppure in Italia ci sono decine di esempi di magnifica architettura degli stabilimenti balneari, da Venezia a Ostia, a opera di architetti come Pier Luigi Nervi o Giancarlo De Carlo. Gioielli di accoglienza che il turismo colto conosce e ha frequentato per anni. Il mondo ama due cose del nostro Paese: l’arte e il mare. L’equazione sarebbe facile: diamogli quello che amano, facciamolo diventare patrimonio sempre più evoluto, ricco, prezioso. Come abbiamo fatto con il progetto
Mare2020.
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Nasce proprio a Roma l’NFT SELEZIONI dell’artista Filippo Riniolo, il primo Non-Fungible Token nativo, interattivo e a matrice profondamente culturale, curato da Francesco Cascino e Gianluca Marziani, che origina dalla performance “SELEZIONI” messa in opera dall’artista il 12 ottobre 2021 al Museo MAXXI di Roma, curata a suo tempo da Francesco Cascino e Micol Di Veroli e prodotta da Artscapy e Studio33.
27 GENNAIO 2022 - GIORNO DELLA MEMORIA.
1022 NFT NATIVI DI FILIPPO RINIOLO PER GENERARE MEMORIA ATTIVA SULLE VITTIME DEL RASTRELLAMENTO DEL GHETTO DI ROMA
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FLUENDO, agenzia di comunicazione integrata, presenta la sua nuova divisione:
FLUENDO ARTE. PROGETTI E RIGENERAZIONE CULTURALE
Nata per rispondere alle esigenze di innovazione sociale, progettazione, responsabilità e rigenerazione culturali di imprese, territori e istituzioni, e valorizzazione digitale dei patrimoni pubblici e privati, Fluendo Arte propone progetti e consulenze ad aziende e organismi istituzionali anche in chiave PNRR.
Cascino & Marziani Associati: le migliori competenze a servizio della cultura.
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Il terzo occhio di chi frequenta arte e artisti per lavoro o per passione intuisce e comprende immediatamente cosa sia una identità che produce valore molto più velocemente e profondamente di una qualunque narrazione pubblicitaria.
Nel
PNRR per la rigenerazione culturale che il Governo ha messo in campo, ad esempio, Sindaci e Assessori avranno urgente bisogno di
artisti e curatori titolati che questa cosa la fanno da anni, altrimenti il
maledetto marketing territoriale farà sprecare altri soldi e stavolta il mondo evoluto non lo perdonerà. E nemmeno i cittadini che muoiono di noia nelle città dove non c’è un palinsesto culturale di alto profilo. I viaggiatori intelligenti, quelli che lasciano cuore e denaro sul territorio, e soprattutto gli investitori internazionali, vogliono
conoscenza, non suggestione né divertimento effimero. Papaleo e peperoni cruschi allontanano quelli che arricchiscono le città e avvicinano chi le impoverisce; lo diciamo da più di 20 anni. Chi organizza eventi e chi progetta strategie culturali di lungo periodo sono due figure professionali diverse.
A meno che non si voglia restare
fermi per tutta la vita. E chi si ferma è perduto.
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Parliamo di NFT, il trend del momento, l’onda inarrestabile e travolgente che ha invaso il mercato di aste e presunti compratori d’arte a suon di milioni. Il futuro presente. Sapete perché quasi nessun vero collezionista li compra mentre migliaia di
Nerd ne fanno un’incetta enorme, con acquisti persino da 59 milioni di Dollari a opera? Perché esiste una differenza profondissima tra collectibles e opere d’arte, innanzitutto, e i collezionisti la conoscono bene.
Per rispondere a tutte queste domande bisogna partire da nozioni base: la definizione di NFT (Non-Fungible Token).
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Cosa lasciano di serio le serie? Poco o niente, vero? Un film, un bel film, una storia utile che intercetta i nostri desideri, i nostri sogni o addirittura le nostre storie è tutta un’altra storia. Questo vale anche per l’arte, per tutta l’arte, non solo quella visiva. Il teatro, la danza, la poesia, il cinema sono arti fondamentali, come muovere gli arti e descrivere l’invisibile, toccare con mano le valenze intangibili della vita. La nostra vita. Ogni immagine che non contenga indagine serve a ben poco, e per comprendere cosa ci serva e cosa no bisogna fare esperienza, e ci vuole tempo. Oppure la si può ricevere da chi può darcela, da chi sa darcela, da chi l’ha fatta direttamente.
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Non ci sentiamo da Luglio, non so come abbiate fatto a superare l’Autunno senza la mia Newsletter che, dal 2001, vanta innumerevoli tentativi di imitazione e riempie di preziose e poetiche inutilità vitali l’esistenza di moltissime e moltissimi.
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14 Ottobre 2021.
In questo articolo di ARTRIBUNE potete leggere di come Sotheby’s abbia battuto all’asta e venduto un’opera di Banksy per 22 milioni di euro. Un’opera che lo stesso artista ha modificato, sempre in asta, e a cui ha cambiato anche il nome. Ibridi, creature di nuova generazione, esperimenti: questa è l’arte. Mica confini asfittici e permanenti che mortificano l’idea stessa di evoluzione. Uno degli errori più cocenti che io abbia mai fatto nella mia carriera di Art Consultant,
il cui track record potete leggere qui. Nel 2005 a New York mi avevano offerto un’opera di Banksy, The Monkey Queen, per 5mila dollari. A quel tempo per me erano soldi veri, facevo già comprare l’artista ma non avevo avuto occasione di comprarlo io, e ho rifiutato anche quel giorno. Cose che non si dimenticano.
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Non faccio selfie con gli artisti se non per gioco, non ho complessi di inferiorità nei confronti di nessuno. Mi è bastato stringere la mano a Jeff Koons come ho fatto venerdì 1 Ottobre a Palazzo Strozzi, emozionato come un bambino che stringe la mano al suo eroe personale, un artista gigantesco, fuoriserie, un ideale interprete del tempo, che amo dal 1981, cioè da quando previde, con Aspirapolvere disposti come le pale di Piero della Francesca, che il consumismo e l’ignoranza avrebbero trasformato persone in numeri, folle in follower, cretini in influencer.
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In questo momento (Estate / Autunno 2021) in Italia ci sono tra i migliori artisti del mondo. Una parte degli artisti più incisivi, premiati, pagati e impegnati dell’intero scenario internazionale è in mostra a Roma, Milano e Firenze (il 2 Ottobre apre al pubblico SHINE, la mostra di Jeff Koons a Palazzo Strozzi, ed è in corso PienoVuoto, la straordinaria mostra di Massimo Vitali al Forte di Belvedere).
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L’ultima fatica prima dell’estate è una Newsletter ibrida e mista, come sempre, e stavolta ospita anche una parte della Newsletter di
Tirelli & Partners, prestigiosa società di consulenza immobiliare di Marco Tirelli, carissimo amico, imprenditore illuminato che ha deciso di diventare
Società Benefit BCorp (la prima immobiliare in Italia) e poi di farsi affiancare da me e da un artista nell’ideazione e nella stesura della Relazione annuale d’impatto, obbligatoria per Legge ma facoltativa nella generosità di condividere idee e conoscenze a beneficio della comunità.
Leggete cosa scrive e cosa segnala, a proposito del baratro ambientale a cui siamo arrivati e di quello che possiamo fare noi per evitarlo, con l’arte e la conoscenza, la coscienza e l’attenzione, la collaborazione e l’ascolto, che sono valenze proprie dell’essere umano attivo e proattivo.
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Ci siamo, hanno nuovamente riaperto le gabbie dorate che da un anno e mezzo ci tengono chiusi nell’illusione di poter governare le nostre vite e autodeterminare la nostra necessaria crescita quotidiana, di poter nutrire la nostra curiosità, la voglia di scoperta, il desiderio di sorpresa: le cose più importanti che rischiamo di perdere e che la pandemia ci ha tolto temporaneamente.
Ora tocca ritrovare il giusto specchio, i simboli in cui ci ri_conosciamo e riconosciamo il mondo, dal nostro a quello ancora da venire. L’arte in questo è insostituibile, come abbiamo ampiamente dimostrato nei nostri WebinBar con psichiatri, artisti, scienziati, sacerdoti, professionisti della psiche e della sociologia; da sempre il simbolo è l’unico modo per conoscersi e riconoscersi in forme che contengano le risposte ai nostri desideri, la strumentazione emotiva e culturale che combatte e sconfigge le nostre paura, le immagini che generano consapevolezza. Ovviamente tutto funziona solo se il simbolo è ben costruito e di alta qualità, quindi se gli artisti sono preparati, responsabili, coltissimi e dotati di visioni in_formate su passato, presente e futuro dei reali bisogni antropologici e interiori.
Vediamo quante e quali mostre ci sono a Roma, Milano e Firenze a Giugno 2021; sono tantissime e ovviamente c’è bisogno di una selezione tra mostre di maniera e mostre progettuali intelligenti, colte ed evolutive che riescano a rompere schemi e distruggere incubi, generare visioni e illuminare il cammino.
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Una vera Repubblica si fonda sulla cultura, si difende con lo sviluppo intellettuale, si onora proteggendo la memoria, i sacrifici di chi lavora duramente o di chi ha dato la vita per liberarci dal male dell’ignoranza e del fascismo, che ovviamente sono una cosa sola. Come il comunismo bolscevico, sia chiaro. Ma anche ai comunisti italiani del tempo dobbiamo la libertà da quelle bestie assassine, sia chiaro anche questo. Impariamo a distinguere e guardare la complessità oltre gli slogan dei pubblicitari.
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Stiamo lavorando per Poi
articolo di
Francesco Cascino
Roma, 19 Febbraio 2021
Mentre Draghi centra il suo
discorso sulla cultura, valore vitale che molti reputano astratto; mentre il Premier, proprio perché coltissimo, già lavora sui temi concreti; mentre i suoi uomini di fiducia sono già in trincea; mentre media e politicanti si accapigliano per un’intervista su Radio Marte, uno 0,02 di share e un tozzo di voti, l’arte di massimo livello, per esempio la
prima grande asta sull’eredità di Christo e Jeanne Claude, va a gonfie vele. Milioni di euro che passano di mano in mano lasciando altrettanti milioni di euro in mano sia ai cittadini, per via della tassazione, sia a chi lavora sul serio, dai trasportatori ai falegnami, dai vetrai agli allestitori. Cose semplici da capire se non si è troppo distanti dall’autenticità dei fatti della vita, e si è invece distanti dal telecomando.
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Lettore: È lunga?
Francesco: Certo. Devo ringraziare tante esemplari persone e informare su cose importanti.
Lettore: E perché? Tutti vogliono la sintesi, corrono, non hanno tempo.
Francesco: Non sono per gli incontri fugaci, voglio fare
conoscenza. È la sintesi che ci ha portati al disastro.
Lettore: Quante cose hai fatto e quante News hai mandato in questo anno terribile?
Francesco: Ho fatto tante cose, io come molti altri. Ne ho mandate solo 4.
Lettore: Ma non credi che sia tempo di pragmatismo e non di pensiero?
Francesco: Quando tira vento volano anche i tacchini, noi voliamo anche senza
venti.
Lettore: E se non arrivo in fondo?
Francesco: L’hai detto, se non arrivi in fondo ti fermi prima che arrivi il bello.
Sono successe moltissime cose, inutile starvelo a ripetere, però io personalmente come Art Consultant, e con i miei Soci e Partner di
Arteprima per il Sociale e di
Arteprima Progetti, abbiamo continuato a lavorare sia per i nostri personali interessi, sia per condividere con chi sta peggio di noi quello che sappiamo e che impariamo, per generare coscienza collettiva e individuale, per riprogettare il presente. Se è per questo abbiamo ideato, progettato e realizzato diverse iniziative - e tante ne stiamo realizzando, profit e no profit - per le imprese, le istituzioni, i privati, i territori, gli esclusi, i diseredati, le associazioni che ogni giorno combattono battaglie di emancipazione dalla dittatura degli schemi, gli stessi che ci hanno portati fino al baratro in cui siamo. Solo l’arte di massima qualità può farci uscire dalla prospettiva unica e produrre visioni che oltrepassino i perimetri, portandoci nei territori inesplorati del possibile.
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Stanno brandizzando i vaccini. Ormai brandizzano ogni cosa in modo da entrare nell’immaginario collettivo e non uscirne mai più.
È il potere dell’arte, bellezza, ma non viene usato come lo userebbero gli artisti.
Gli artisti produrrebbero un simbolo che ricordi gli errori e gli orrori che sono la causa del Covid, prima di tutto, perché la rimozione che i coatti fanno degli errori serve solo a ripeterli, e sempre peggiori. E poi realizzerebbero un luogo del vaccino collettivo capace di mettere in circolazione anticorpi culturali, usando luoghi della memoria oggi abbandonati anche per ricordare - per sempre - le migliaia di vittime del virus.
Se avessimo davvero il coraggio di imparare dalla storia, come diciamo quando siamo in vena di retorica spicciola, così faremmo.
Leggete qui, ho scritto quello che penso dei gazebo e dei vaccini e cosa farei io.
di Francesco Cascino (Ottobre 2020)
Sappiamo bene che rivendicare di aver visto e previsto giusto è cosa socialmente antipatica, ma non c’è altro modo per richiamare attenzione su un elemento fondante delle civiltà e delle imprese che sta scomparendo dal panorama etico e politico del momento: il merito.
Per comprendere di chi fidarsi su un dato argomento complesso e difficile è buona norma verificare cosa è stato detto e chi lo ha detto prima che il problema o l’opportunità emergesse. Questo vale per tutto. Se votassimo così, se scegliessimo ogni cosa o persona in questo modo, eviteremmo di ricadere sempre negli stessi errori. La capacità di previsione traduce competenza e leadership, su questo l’egosistema delle opinioni libere e superficiali è destinato a essere sconfitto.
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A fine Settembre 2020 il mio profilo personale Facebook è stato bloccato per l’ennesima volta, per ben 30 giorni, per via di una celeberrima foto di Nan Goldin con il busto nudo di una trans. Cioè i capezzoli di un uomo hanno fatto scattare l’algoritmo poco intelligente e tutto artificiale che non distingue tra un’opera d’arte e la pornografia.
Era successo ancora ad Aprile 2020, in pieno lockdown, altri 30 giorni, per una foto di Ryan McGinley, un’opera della collezione del MoMA. Allora mi sono deciso a scrivere un articolo su come Facebook stia favorendo l’ignoranza strumentale ai sistemi commerciali per cavalcare il voyerismo, il narcisismo autodistruttivo e la totale assenza di strumenti culturali di fette di popolazione sempre più ampie, masse informi di consumatori di prodotti inutili e di sesso a buon mercato.
Proprio il sesso è il problema, quello usato per venderci illusioni sui cartelloni che deturpano e involgariscono le nostre città d’arte; l’arte che invece, da sempre, alimenta senso e sensi e il punto più alto del rapporto con il corpo e tra i corpi, cioè l’eros.
Il sesso meccanico, quello che si fa per non pensare, è nemico della felicità. L’eros no. Ma questa non è l’era dell’eros, non per chi non frequenta le visioni su tele e invece si fa portare a spasso dalle televisioni.
Artribune, come sempre quando si tratta di temi scottanti e sottili, ha ospitato il mio articolo.
Leggete qui.
E va bene. Diciamo subito che un italiano vero, visto che è così trendy essere italiani veri tra quelli che non si sentono abitanti del mondo, dovrebbe capire un’opera geniale di questo livello senza troppe spiegazioni. E non dovrebbe scandalizzare che sia stata pagata 120mila dollari ad Art Basel Miami a inizio Dicembre 2019. C’è gente che ha studiato. E ha capito.
Ma cominciamo dall’inizio.
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Dal 24 al 26 Ottobre 2019, quando eravamo Arteprima Progetti, con l’artista Filippo Riniolo siamo stati invitati a partecipare all’annuale appuntamento organizzato dal Centro Universitario per i Beni Culturali per mettere a confronto accademici e professionisti della cultura sui temi organizzativi, politici, fiscali e amministrativi. In questa 14esima edizione dell’International Forum, i cui risultati sono destinati ai tavoli del Governo e del Ministero della Cultura sotto forma di raccomandazioni, si discuteva di due temi centrali: il partenariato pubblico-privato e i sistemi di valutazione e misurazione degli impatti della cultura sui territori e le persone.
In quella sede Riniolo ed io abbiamo presentato il Manifesto Art Thinking, insieme a tre proposte: una relativa all’inserimento a monte e a valle della vita pubblica e privata di artisti e curatori, una sulla urgente soluzione no profit alla progettazione culturale per zone di mafia e periferie, l’ultima sull’education per la politica, i dirigenti statali, gli assessori, i direttori di mueso e gli operatori da rimettere insieme nella stessa "aula", essendo tutte categorie che oggi non si parlano e non si incontrano mai. L’idea, strutturata e complessa, di inserire arte e pratiche dell’arte nei processi produttivi, agricoli, ambientali, scolastici e politici del Paese è piaciuta moltissimo al MIC e a Confindustria, che hanno aderito moralmente al Manifesto. Nelle settimane successive si sarebbe deciso come proseguire la sperimentazione con progetti pilota ma è arrivato il Covid... e poi anche la solita indifferenza istituzionale alle ibridazioni e alle evoluzioni di progetti e sistemi complessi.