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Un mese mostruoso - News del 6 Giugno 2021

imageCi siamo, hanno nuovamente riaperto le gabbie dorate che da un anno e mezzo ci tengono chiusi nell’illusione di poter governare le nostre vite e autodeterminare la nostra necessaria crescita quotidiana, di poter nutrire la nostra curiosità, la voglia di scoperta, il desiderio di sorpresa: le cose più importanti che rischiamo di perdere e che la pandemia ci ha tolto temporaneamente.

Ora tocca ritrovare il giusto specchio, i simboli in cui ci ri_conosciamo e riconosciamo il mondo, dal nostro a quello ancora da venire. L’arte in questo è insostituibile, come abbiamo ampiamente dimostrato nei nostri WebinBar con psichiatri, artisti, scienziati, sacerdoti, professionisti della psiche e della sociologia; da sempre il simbolo è l’unico modo per conoscersi e riconoscersi in forme che contengano le risposte ai nostri desideri, la strumentazione emotiva e culturale che combatte e sconfigge le nostre paura, le immagini che generano consapevolezza. Ovviamente tutto funziona solo se il simbolo è ben costruito e di alta qualità, quindi se gli artisti sono preparati, responsabili, coltissimi e dotati di visioni in_formate su passato, presente e futuro dei reali bisogni antropologici e interiori.

Vediamo quante e quali mostre ci sono a Roma, Milano e Firenze a Giugno 2021; sono tantissime e ovviamente c’è bisogno di una selezione tra mostre di maniera e mostre progettuali intelligenti, colte ed evolutive che riescano a rompere schemi e distruggere incubi, generare visioni e illuminare il cammino.

Cominciamo con l’evento istituzionale più importante degli ultimi due anni, la Quadriennale di Roma, unico evento di cui posto le immagini. A seguire dopo le immagini trovi i link alle mostre che ho selezionato per qualità e preziosità intellettiva, intellettuale ed estetica. Se ti fa piacere dammi riscontro e se hai curiosità particolari parliamone.

La Quadriennale di Roma

imageCerte mostre non hanno una filologia proprio riuscita e, anzi, mostrano chiaramente l’intenzione del curatore di curare prima i propri interessi futuri e poi quelli di chi ti paga, soprattutto quando sono soldi pubblici e non c’è chi deve e chi sappia controllare.

C’è di buono però che per fare bene gli interessi personali devi saper progettare e realizzare un display estetico (cioè di contenuti percettivi) di alta qualità. E questo consente non solo di godersi l’esplorazione, che diventa davvero un pomeriggio stimolante sottratto alla banalità, non solo di fare delle belle foto ma soprattutto di allenare il proprio sguardo laterale.
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Di seguito le mostre di Roma, a cominciare dalla più importante di tutte, Damien Hirst alla Galleria Borghese, un ponte tra epoche che mantiene acceso il sacro fuoco delle urgenze espressive ataviche al più alto livello qualitativo possibile; un episodio epocale che conferma il ruolo di Roma come capitale laboratoriale d’Italia (senza che a questo corrisponda una intelligenza colta al potere, purtroppo) e sottolinea che chi soffre di complessi di inferiorità, tali da costringerlo a dover aggiungere al nome ROMA, il brand identitario più antico e importante del mondo, l’aggettivo Capitale, è destinato a tornare nell’oblìo delle banalità facili e dei luoghi comuni da dove è arrivato.
ARCHAEOLOGY NOW - DAMIEN HIRST ALLA GALLERIA BORGHESE


Per fortuna che il MAXXI c’è, e ora ha raddoppiato la sede aprendo a L’Aquila dove, tra gli altri, c’è anche un artista con cui lavoro da 15 anni, quando ancora il mercato e il mondo non lo avevano compreso. Informazioni in privato.
LE MOSTRE DEL MAXXI, CIBO PER LA MENTE


Sta per chiudere invece una delle più belle mostre che abbia visto a Palazzo Barberini, dal 13 Giugno non ci sarà più e sarà una grave perdita, è davvero preziosa e raffinatissima; fotografia contemporanea sul tema del lockdown tra i capolavori storici della Roma classica. Bellissima.
ITALIA IN_ATTESA: 12 RACCONTI FOTOGRAFICI A PALAZZO BARBERINI


Altra bellissima mostra fotografica all’Ara Pacis, in scena uno dei protagonisti della fotografia del Novecento.
JOSEF KOUDELKA: RADICI. EVIDENZA DELLA STORIA, ENIGMA DELLA BELLEZZA


Altro gigante della fotografia, stavolta contemporanea, il più importante fotografo italiano in mostra in un luogo insolito e magistralmente trasformato in spazio espositivo, con un progetto assolutamente imperdibile. Massimo Vitali, che seguo e suggerisco da 20 anni, ci racconta l’Italia della pandemia al mare, scatti antropologici dell’estate 2020.
MASSIMO VITALI: LEPORELLO ROME


Un’operAzione installativa, partecipativa e coinvolgente che combatte degrado ed esclusione sociale con le armi dell’arte, da anni, è Magic Carpets, di Latitudo Art Projects a cura di Benedetta Carpi de Resmini, cara amica e partner nei progetti culturali di inclusione sociale di ARTEPRIMA. Giovedì 10 al Corviale apre un altro episodio, siamo al quarto anno consecutivo.
MAGIC CARPETS: TERRA MATER


Arte e natura nello straordinaro contesto storico di Villa Borghese in una installazione di arte pubblica ambientale che durerà ancora molto, pur dovendo secondo me diventare permanente. Ci sono molti artisti bravi, altri meno, ma passeggiare nelle opere che svelano quello che la storia non dice, per esempio quanti schiavi e migranti ci sono voluti per costruire i monumenti più belli del mondo, apre gli occhi a chi, nato dalla parte giusta, non capisce i problemi del mondo che abita. Non so tu ma io voglio vivere libero di sapere, consapevole delle opportunità che possiamo dare a chi sta peggio di noi, cosciente dei mali che affligono i nostri simili e l’ambiente. Altrimenti l’intelligenza è ingabbiata nelle narrazioni dei sempliciotti, buone solo per manipolare coscienze completamente ignoranti e assuefatte alla restaurazione dell’inciviltà che livella il QI collettivo e lo riporta allo stadio di consumatori passivi.
Anche in questa operAzione c’è un artista che seguo e faccio comprare da tempo.
BACK TO NATURE: ARTE CONTEMPORANEA A VILLA BORGHESE


Altra mostra istituzionale imperdibile, stavolta di un grandissimo artista dell’era Moderna senza essere modernista, un visionario poetico e delicato, fratello di Giorgio De Chirico, che a Metafisica e Surrealismo ha dedicato quasi tutta la sua produzione e ricerca. Bellissima e curata divinamente in uno dei palazzi storici e musei archeologici più belli d’Italia, Palazzo Altemps, a due passi da Piazza Navona. Fai presto, sta per chiudere.
SAVINIO: INCANTO E MITO


Altra mostra di Banksy, stavolta più documentale e inedita, al Chiostro del Bramante. Se la gente lo capisse tanto quanto lo ama potremmo sovvertire il mondo e tutti i sistemi coercitivi basati su ignoranza, incompetenza e patrimonio relazionale che ci governano. Da Bolsonaro a Putin, da Trump a Salvini questa gentucola da niente sarebbe messa in minoranza e mai più messa in condizione di aprire bocca sui destini di quelli molto più intelligenti e colti di loro.
ALL ABOUT BANKSY: EXHIBITION 2


Ci sono poi mostre in galleria che sono davvero eccezionali, prima tra tutte L’UOMO E L’ARTE e alcune altre di cui ti dico in privato, just in case.


Sotto: Courtesy Massimo Vitaliimage

Le mostre di Milano

Milano ha dimostrato ancora una volta di non poter fare a meno del denaro. Lo spirito dei Coworking, dei FabLab, della Sharing economy di dieci anni fa che noi esploravamo entusiasti, e che poi ha generato ricchezza e un proficuo confronto tra categorie che non si parlavano da un secolo, oltre che grandi e intelligenti investimenti immobiliari, viene ovviamente contrastato dalle restaurazioni della classicità sconfitta e dei vegliardi dallo slogan facile e dal pensiero estinto. Gli impotenti del potere.

Una classe dirigente che non capisce più che è la felicità che porta denaro, non il contrario.

Soprattutto non resiste alle carestie, si demotiva e si rinchiude in casa. Peccato. Certamente finirà presto e tornerà alla cooltural life a cui ci ha abituati nell’ultimo decennio, trascinata da chi dà forma al futuro del mondo ma sempre orfana dei Socialisti, unico modello funzionante universale, e degli Olivetti che però stanno rinascendo. Un bell’esempio di impresa bella è la a Tirelli and Partners, prima BCorp immobiliare d’Italia e ispirata al Manifesto Art Thinking dal suo fondatore Marco Tirelli.

Vediamo come risponde il sistema dell’arte, partecipando alla ricostruzione e alimentando intelligenza emotiva e visione.


Intanto una magnifica mostra di Luisa Lambri al PAC di Via Palestro che, come sempre, tiene alto il vitale vessillo della ricerca.
LUISA LAMBRI: AUTORITRATTO


Nel mio museo milanese preferito, nella Tate Modern meneghina, sono in onda mostre strepitose, da Chen Zen a Neil Beloufa, e in programmazione un’antologica di Maurizio Cattelan che apre il 15 Luglio. Andate a trovarli, sono accoglienti e nutrienti come pochissimi altri.
SIGNORE E SIGNORI SUA MAESTÀ L’HANGAR BICOCCA

Un luogo inedito, tipicamente milanese, elegante e silenzioso, nel quartiere Brera, patria di artisti leggendari, Casa Mutina ospita una magnifica mostra di Luigi Ghirri, il principe del silenzio, il maestro che, non a caso, ha imparato senza perimetranti accademie a far emergere le identità italiane sotto forma di immagini poetiche, laiche e liriche come pochi altri al mondo.
LUIGI GHIRRI: BETWEEN THE LINES


Altro museo mesopotamico, alcova di grandissime visioni espresse da artisti contemporanei di statura gigantesca, la Fondazione Prada ha un programma che è tutto un programma... puoi prendere un aperitivo, così non smentisci la tradizione, e nel frattempo nutrire la mente, che ne ha più bisogno del corpo.
STOP PAINTING: AN EXHIBITION BY PETER FISCHLI (AND MANY OTHERS WONDERFUL PROJECTS)

Già che ci sei visita la ART LINE, il Parco d’Arte contemporanea di Milano con qualche errore e molti artisti magnifici che impreziosiscono il territorio, in tutti i sensi. Evviva Milano sempre!
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Dulcis in fundo, per proteggerti dalle comfort zone di Firenze rinascimentale puoi vedere questa magnifica mostra sull’arte americana moderna e contemporanea, in attesa che arrivi anche Jeff Koons in Autunno.
AMERICAN ART 1961 - 2001: LE COLLEZIONI DEL WALKER ART CENTER

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Ce l’hai fatta a leggere tutto? Sei felice? Se sì scrivimelo, chiamami, iscriviti ad ARTEPRIMA oppure sorridi e basta.

Ricordati che ci sono voluti due giorni per scrivere questa Newsletter e che, di solito, chi legge impara cose che altri non sanno, chi mi chiede consigli per gli artisti (cit. Maurizio Costanzo) scopre mondi nuovi che gli appartengono da sempre e, in ultimo, che se arrivi fino in fondo io sono felice.

Poi fai tu.

Cari saluti.

Francesco

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