SELEZIONI - Performance di FILIPPO RINIOLO
Giovedì 26 gennaio 2023 ore 18:00
Presso NASHIRA GALLERY in Via Vincenzo Monti 21, Milano
Con il patrocinio della Comunità Ebraica di Milano
Introduzione di FIlippo Riniolo (Artista), Francesco Cascino (Curator) e Walker Meghnagi (Presidente della comunità ebraica di Milano)
Il 26 gennaio 2023, un giorno prima della Giornata della Memoria (che cade il 27 gennaio di ogni anno) abbiamo presentato a Milano la performance "Selezioni", ospiti di Nashira Gallery e Ludovica Bifulco, con il patrocinio della comunità ebraica di Milano. Il progetto prende le mosse dallo sconcertante episodio della selezione ad Auschwitz, raccontato da Primo Levi in “Se questo è un uomo”: i prigionieri corrono davanti ad un ufficiale delle SS che in pochi minuti decide della loro sorte, semplicemente spostando a destra o a sinistra il foglio che gli viene consegnato.
Un atto di banale burocrazia che traccia il discrimine tra la morte e la vita, per far tornare i conti disumani del campo.
A questo gesto - terribile nella facilità con cui si compie - Riniolo ha sovrapposto un’altra gestualità, quella contemporanea dell’interfaccia tecnologica dei canali social. Come nel notissimo social media Tinder si scorrono i profili degli utenti spostandoli virtualmente a destra o a sinistra, così durante la performance saranno i nomi dei 1022 ebrei deportati durante il rastrellamento del Ghetto di Roma a scorrere e ad essere spostati in un senso o nell’altro, effettuando una selezione: a destra coloro che non sono tornati, a sinistra i 16 sopravvissuti. Va in scena la stessa banalità del male.
Solo così la memoria ridiventa viva e diventa presente e preziosa oggi, a noi tutti. Il rischio di distacco emotivo dalle persone genera mostri in ogni epoca.
Partecipare a questa performance vuol dire sentire e comprendere fino in fondo sia il male sia il dolore. Chiedete a chi ci è stato con noi quella sera e anche quelli che erano con noi la prima volta quando l’abbiamo presentata in pubblico al MAXXI il 12 Ottobre del 2021: ancora se lo ricorda, me compreso, e se lo ricorderanno per sempre. Perché l’arte lo dice meglio, perché l’estetica simbolica entra nella coscienza molto più in profondità, e non esce mai più.
Potete vederlo nelle espressioni dei partecipanti scorrendo le foto qui sotto.