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Jeff Koons a Palazzo Strozzi, 1 Ottobre 2021

imageNon faccio selfie con gli artisti se non per gioco, non ho complessi di inferiorità nei confronti di nessuno. Mi è bastato stringere la mano a Jeff Koons come ho fatto venerdì 1 Ottobre a Palazzo Strozzi, emozionato come un bambino che stringe la mano al suo eroe personale, un artista gigantesco, fuoriserie, un ideale interprete del tempo, che amo dal 1981, cioè da quando previde, con Aspirapolvere disposti come le pale di Piero della Francesca, che il consumismo e l’ignoranza avrebbero trasformato persone in numeri, folle in follower, cretini in influencer.

Davvero mi sento come la notte di Natale dopo aver ricevuto il regalo più bello e importante del mondo.

Grazie al Direttore Arturo Galansino per questo ennesimo regalo, la gente non si rende conto che certe pre_visioni gli salverebbero la vita. Ho potuto dire a Jeff che lo porto nel cuore da 40 anni esatti, e lui mi ha abbracciato, sorridente come sempre, semplice e autentico, dicendosi grato e felice. Con un sorriso così familiare e pulito che porterò con me per sempre.
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