GM, cicli e ricicli per comprendere la storia e il presente. Quelli veri.
GM è un artista nato in Mozambico, da sempre attivista contro la guerra. Sin da giovanissimo ha esposto al Centre Pompidou di Parigi, alla Biennale di Venezia, alla Hayward Gallery di Londra, al Mori Art Museum di Tokyo e in molte altre istituzioni di massimo livello.La sua denuncia ironico iconica parte dalle attività di cui molte multinazionali non parlano: il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti tossico nocivi che provengono dalle nostre tecnologie obsolete che alcuni mandano in Mozambico e in altre nazioni africane per essere smontate da bambini e adulti, per poi riciclarne alcuni componenti. Un’attività che provoca tumori e malattie dalle sofferenze inenarrabili.
Nel frattempo l’Occidente, da sempre, ama maschere, costumi e tradizioni africane perché ne comprende e ne apprezza solo l’aspetto folkloristico, senza entrare a fondo di quanto certe culture e le loro arti possano aver nutrito il mondo intero di intelligenza, visione e immaginazione scientifica. Queste atroci contraddizioni sono veicolate attraverso la più colta delle modalità espressive: l’ironia di matrice greco mediterranea, quella che in Italia ha prodotto geni come De Filippo e Fellini. Le tragedie spiegate con leggerezza in modo che la trasmissione di informazioni sia facile ma arrivi fino in fondo a educare i nostri sensi e la nostra intelligenza. Oggetti potentissimi la cui rilevanza tecnologica non esiste più ed è sostituita da una funzione estetica molto più longeva e preziosa.
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