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Munch e Caravaggio a Roma con il Brave Art (26 e 29 Marzo 2025)

imageCon molti dei soci e delle socie del Brave Art Collectors Club, il 26 Marzo 2025 siamo andati a visitare prima la mostra di Munch, assicurata dal nostro Socio Massimo Maggio, Fine Art Dept. Director di WIDE Broker e Board member del Brave Art, che ci ha regalato una visita serale a porte chiuse che non dimenticheremo, poi Caravaggio a Palazzo Barberini il sabato pomeriggio del 29 Marzo. C’è modo di apprendere molto del nostro tempo anche quando si visitano mostre del passato, basta avere competenza e dialogo aperto con tutti. (Sopra un’opera di Munch a Palazzo Bonaparte)
imageQuando si dice che l’arte non ha niente a che vedere con la bellezza si sta dicendo che i sensi coinvolti nella percezione di un’immagine sono decine. La bellezza è un termine che non rende più l’idea dell’arte perché è stato rubato dalla moda effimera, mentre l’arte genera intelligenza che resta per sempre e la differenza è enorme. Usiamo il termine bellezza per essere sintetici ma ci depista. (Sopra un’opera inedita di Caravaggio a Palazzo Barberini)
imagePer spiegare le emozioni che genera Munch, ad esempio, non ci sono molte parole: forse malinconia, nostalgia, tenerezza, eros, profondità, enigma, mistero, dolcezza, poesia, amore, paura, inquietudine, visione, passione e intelligenza geniale, ma si fa veramente fatica a definire quello che si prova. E poi non ce n’è bisogno. Bisogna andare a vederla perché è un’esperienza profondissima.
imageL’Espressionismo è il padre di tutto il Novecento, comunicazione compresa. È il modo in cui questi giganti hanno fatto riaffiorare la cosa più importante di tutte: il sentire. Quella forza che spinge le azioni non può essere ridotta a mero pensiero o dialettica, ci vuole un dispositivo sensoriale e visivo che ci faccia toccare le sue mille valenze, le sue origini, la sua potenza, la nostra potenza e quella delle emozioni, dei desideri, del dolore e della gioia, della profondità e delle altitudini. Munch, primo tra tutti, a questi elementi ci ha aggiunto la lettura del suo tempo. Un genio assoluto, uno tra i più importanti artisti della storia, e non solo dell’arte. L’unico a cui hanno dedicato un’emoticon, per voler essere banali, che però ne segnala la capacità di travalicare in confini cognitivi. Da urlo.
imagePer non parlare di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, tenuto in ombra per 400 anni dal sistema che non vuole luce su cose intelligenti; la sua enorme valenza non è affatto la perizia tecnica con cui dipinge chiascuri ma la metafora e i contenuti potenti ed eretici che riesce a trasmettere con quei chiaroscuri. Riscoperto da Longhi a metà del Novecento, oggi è considerato un genio assoluto insieme a Michelangelo e Leonardo, ma proprio lui ci ha insegnato a non fare classifiche; quelle le scrivono i vincitori, i dittatori o i complessati che usano le armi invece delle arti per comprendere il mondo.
imageLe opere di Caravaggio il ribelle, l’artista libero e visionario, il più contemporaneo di tutti, risvegliano l’anima e la mente. In queste opere esposte a Palazzo Barberini, alcune delle quali inedite e provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, Caravaggio ci mette le puttane, gli uomini di fatica, le cameriere al posto dei santi e delle regine che gli sono stati commissionati da una Chiesa che di cristiano non ha più nulla. Cioè mette in luce tutti gli indesiderati che noi teniamo in ombra, e presenta la reale realtà invisibile e indicibile: siamo fatti di bene e male e questo dualismo nasconde le ragioni delle diseguaglianze del mondo.

Questo genio inarrivabile e selvaggio ci insegna, 400 anni fa, che noi viviamo e mangiamo per merito del lavoro manuale e di chi tutti i giorni si spezza la schiena, si alza col buio e lavora sotto una luce accecante. Ecco perché la finanza eccessivamente distante dal lavoro poi porta ciclicamente il mondo al disastro, con la complicità degli indifferenti. È successo nel 1929, nel 2008 e molte altre volte, per esemplificare.

Quindi sono gli invisibili che ci consentono di mostrarci.

Nel suo modo, e solo in questo modo, il nostro immaginario è davvero consapevole e informato sulla verità reale del mondo che calpestiamo ogni giorno, mentre di notte sogni e incubi nutrono la materia di cui siamo fatti. Non a caso i migliori artisti contemporanei ancora si ispirano a lui, e lo fanno per come ha coniugato estetica e concetto; altro che chiaroscuri, bellezza e altre amenità; qui parliamo di intelligenza emotiva veicolata dall’eros e alimentata dalla verità disvelata, dal sangue e dalla violenza. Senza verità siamo solo follower inconsapevoli.

Francesco Cascino

Guarda le altre foto di Munch e Caravaggio

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