Progettato per e insieme al vertice di MAN Bus & Tracks (Gruppo WolksWagen), il 18 Luglio 2016 abbiamo messo in opera una sessione indoor di Art Learning al mattino (presso TAG), e una sessione pomeridiana di Art Walking per le vie del nuovo quartiere Porta Nuova di Milano per comprendere e mettere in parallelo le modalità di Art Thinking comuni ad arte, architettura e impresa. Con approccio dialogico e Flaneur su arte e sue conseguenze sull’uomo, la società, l’impresa, l’urbanistica e l’evoluzione, abbiamo ragionato di caratteri distintivi dell’estetica di eccellenza da cui estrarre nuovi modi e nuovi mondi aziendali da inserire nelle relazioni interne e con i propri target. Guidato da Francesco Cascino e Stefano Anfossi (architetto e designer milanese), il workshop è andato così.
Al mattino abbiamo proiettato e commentato oltre 100 immagini di opere d’arte che hanno segnato la storia e i passaggi evolutivi sociali e culturali dell’Uomo, lasciando a tutti i partecipanti di elaborare le trasmissioni informative sensoriali e cognitive per poi associarle alle dinamiche aziendali tutti insieme attraverso dialogo e confronto.
Al pomeriggio, dopo una rapida visita a una mostra della Fondazione Prada, luogo di identità milanese rigenerata magistralmente, abbiamo proseguito la sessione in_formativa in modalità nomade ed errante, guidati da Stefano Anfossi, e abbiamo fatto uno dei nostri Art Walking dialoganti alla ricerca di visioni nuove in grado di decodificare la complessità del presente, andando ad esplorare la nuova Milano dell’innovazione sociale dove i processi legati all’arte, all’architettura e al design hanno generato evoluzione, aggregazione e persino nuove attività produttive e nuovi mestieri. Perché l’estetica identitaria rigenera visioni e desideri alla base di ogni aspirazione umana.
Abbiamo visitato la nuova sede della Fondazione Feltrinelli e tutta l’area di Porta Nuova, Porta Garibaldi, Piazza Gae Aulenti, Isola e Samsung District dialogando di come la formalizzazione architettonica sia stata in grado di tradurre (o meno) i sogni e i bisogni reali dell’uomo.
La prima linea di MAN ha scelto di non parlare di lavoro e delle proprie mission ma di farsi guidare dalle visioni laterali della cultura e della creatività, per permettere all’intelligenza emotiva di immaginare liberamente i propri percorsi, applicabili sia nella vita che in azienda.
Le immagini che seguono parlano meglio di tante parole.