MetaMuseo per la Collezione Cugini di arte africana contemporanea

imageLa Collezione Cugini contiene diverse opere di loro proprietà catalogate come Africa Next, che è l’evoluzione di Africa Now, un progetto di collezione ma anche un’operAzione di Art Thinking e di mostre itineranti. Nella sua globalità evolutiva nasce come progetto filologico di arte africana contemporanea che oggi, con il suo inserimento in ambiente digitale immersivo, diventa anche immortale, educativo e fruibile con un click in ogni angolo del mondo.

La famiglia Cugini di Lugano, oggi impegnata anche nella progettazione e realizzazione di MetaMuseo e Metaverso per imprese, collezionisti, musei, fondazioni, istituzioni e professionisti, attività in cui siamo partner e che arricchiamo con la creatività, l’arte e le strategie culturali di heritage management, mi ha chiesto di curare il progetto in qualità proprio di
Art Director del loro MetaMuseo Stelva, dove si possono vedere anche i progetti di altri collezionisti che hanno voluto inserire le loro opere fisiche in ambienti digitali immersivi con il nostro supporto culturale, giuridico, strategico e tecnologico.

I legami con la famiglia Cugini e con lo Studio Legale Societario Stelva, di cui Gianvirgilio Cugini è fondatore, sono antichi e futuribili. Alcune di queste opere sono state comprate su mio consiglio ma il cuore e la grande maggioranza della collezione vengono dalla visione lungimirante e colta di Gianvirgilio e Claudia Cugini i quali, con l’aiuto di una giovanissima Giovanna Cugini, Art Advisor di famiglia, hanno compreso ormai più di dieci anni fa quello che oggi va molto di moda.

L’Africa è maestra di vita, di riciclo, di sostenibilità, di texture pulita e compatibile con espressività identitaria e rispetto ambientale, di parsimonia, di economia familiare e sociale, di spiritualità, di amore per la Terra e le sue relazioni. Tutte valenze che molti scoprono solo oggi e che in quelle opere sono presenti da secoli. Per questo abbiamo deciso di metterle in MetaMuseo, in modo da diffondere queste culture preziosissime ovunque.


Provate a guardarle, esplorate il MetaMuseo di Africa Next scorrendo le immagini sotto, oppure entrateci in modalità virtuale (con visore o meno) cliccando sul link, sentirete culture millenarie che possono alimentare la nostra visione sul presente e garantire un futuro migliore.


La famiglia Cugini, che colleziona da moltissimi anni, sa osservare e sa che quelli che noi chiamiamo trogloditi e selvaggi e teniamo relegati alla definizione di profughi, in realtà ci hanno consegnato un mondo bellissimo e intatto, pieno di idee, intelligenza, creatività e valore. Ben lungi dal farsi ingannare dalla prospettiva unica occidentale dell’efficientismo che ormai ha perso la dimensione fisiologica dell’astrazione, sanno che uomini e donne sono esseri simbolici e che dall’arte, da questa arte, abbiamo da imparare moltissimo per non colonizzare mai più niente e nessuno, nemmeno il nostro sguardo.

Io e i Cugini lavoriamo insieme da tanti anni e su diversi fronti, e per noi non esiste distinzione tra arte (come pratica) e vita relazionale, professionale e culturale. Per noi l’arte è divertimento intellettuale, crescita culturale, sviluppo emotivo, ricerca processuale e imprenditoriale, scoperta, meraviglia e stupore. Per questo motivo mi hanno chiesto di scrivere il testo sulla loro magnifica collezione di arte africana contemporanea.

La meraviglia e lo stupore sono due cose diverse.

Una ti riempie la sfera emotiva di un sentimento che non puoi descrivere, e per questo esiste la bellezza, cioè la geometria aurea che risuona con sensi e organi di cui sei fatto e crea, appunto, un’armonia che non ha nome né ragione, solo una luce che irradia dall’enigma.

Lo stupore invece è quando scopri cose che esistono e di cui non conoscevi l’esistenza, oppure a cui non sapevi dare un nome.

La meraviglia e lo stupore sono quello che senti quando entri nel MetaMuseo della Collezione Africa Next della famiglia Cugini di Lugano. Sono opere esistenti nella realtà e la nostra intenzione è quelle di farvele vedere dal vivo, ma se intanto siete all’altro capo del mondo potete godervi la meraviglia e lo stupore che vi fanno comprendere quanto valga la pena spostarsi e visitarla, conoscere i collezionisti che l’hanno ideata e progettata, dialogare con le opere attraverso gli otto sensi.

Per adesso usate la vista e l’empatia, l’ottavo senso che il Metaverso vi consente di attivare quando girate per le sue stanze. Ci sono le immagini delle opere reali e ci sono anche le informazioni disponibili, basta cliccare sulla I di Informazioni. Mettete sù il vostro visore di realtà virtuale,
cliccate sul link e cominciate a viaggiare. Poi prenotate un volo reale.
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