Per esperire e scoprire il senso della ricerca di Bruce Neuman, cominciata negli anni ’60, sul rapporto tra spazio, corpo, regole e abitudini sociali, siamo andati a vedere la "mostra" con i Soci del Brave Art Collectors Club venuti da tutta Italia.
Certe esperienze vanno fatte insieme, dato che tutte le opere di Neuman sono installazioni interattive, fisiche, metafisiche, attraversabili e in dialogo con tutti i sensi. In ogni senso. Quindi è come visitare un luogo per entrarvi dentro, non solo sulla superficie. Come siamo abituati a fare noi del Brave Art Collectors Club dove il collezionismo è militante, responsabile e impara ogni giorno dappertutto.
Sappiamo bene che le interdizioni, le inibizioni, i divieti, i confini e le gabbie non sono solo quelli visibili, anzi.
Spesso sono quelli imposti dagli abiti, dalle consuetudini che nascondono le nostre paure, oppure quelle imposte dalla scuola e dalle divise che, a dispetto del nome, creano masse uniformi…
Solo guardandosi nelle opere di questi giganti dell’estetica di ricerca, da lui a Gianni Colombo e altri, possiamo comprendere come e dove muoverci senza che il corpo si separi dalle nostre interiorità, ammalandosi di malinconia per assenza di libertà. Cose vitali che la scienza da sola, senza arte di prima grandezza, non potrà insegnarci mai, come diceva Leonardo da Vinci e come ormai sappiamo bene.
Però non fermatevi alle foto.
Sono belle, per carità, ma non è questo lo scopo della magnifica mostra di Bruce Neuman all’Hangar Bicocca di Pirelli, un’azienda che ha rigenerato un intero quartiere con l’arte e che regala a Milano e al mondo decine di progetti eccellenti ogni anno. O meglio, siamo attraenti in quelle forme, e questo produce la seduzione della foto, il ché significa che l’arte funziona, crea armonia ed eros negli ambienti in cui viviamo, e soprattutto "lo dice meglio" e arricchisce ogni cosa, ma lo scopo delle installazioni è ridare al nostro corpo la corretta e completa percezione dello spazio in cui vive e si muove e, con questo, ricollegare consapevolezza a natura e istinto.
Le foto fatte durante le mostre, haimé, distraggono dall’esperienza però ci piacciono tanto e nessuno di noi ci rinuncia, ma se volete comprendere appieno la grande lezione di Neuman andateci, spegnete i cellulari e parlate solo con le vostre interiorità, che non sono affatto disgiunte dalla fisicità di cui siamo fatti, come ci hanno fatto credere per tre secoli.
E poi le foto raccontano di un’altra bella serata con gli amici e le amiche del Brave Art, il nostro Club di collezionisti e appassionati; una strada da fare insieme verso l’arte, la poesia e l’intelligenza emotiva dell’edutainment di qualità. Volete venire con noi?
Chiedetemi come
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