Ieri sera un altro bel WebinBar, un altro momento di condivisione e incontro su temi che ci riguardano nel profondo.
Grazie a tutti voi, ai relatori, ai relativisti e ai positivisti ma soprattutto agli attivisti che si sono visti, pur non avendo la stessa vista degli atticisti, meno preziosi degli elettricisti, dei socialisti e persino dei gruppi misti.
Di seguito le informazioni per chi non c’era e il link per vederlo o rivederlo.
Grazie a tutti voi, ai relatori, ai relativisti e ai positivisti ma soprattutto agli attivisti che si sono visti, pur non avendo la stessa vista degli atticisti, meno preziosi degli elettricisti, dei socialisti e persino dei gruppi misti.
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Per il ciclo: I webinBar del venerdì - ARTE: AMORE E PSICHE
GUARDARE IL TUNNEL, VEDERNE LA FINE.
STRUMENTAZIONE EMOTIVA, IMMAGINIFICA E FILOSOFICA IN ERA DI COVID19.
Venerdì 26 Marzo 2021 ore 19. A cura di Francesco Cascino e Azzurra Immediato.
Ne abbiamo piacevolmente parlato con
Anna Segre (Psicoterapeuta e scrittrice)
Filippo Riniolo (Artista)
in dialogo con
Francesco Cascino (art consultant) e
Azzurra Immediato (art curator)
Tra le cause del Covid ci sono le distorsioni che abbiamo imposto alla natura, prima tra tutte la nostra ignoranza della biologia e dei meccanismi neurobiologici con cui l’intelligenza ci guida verso armonia e felicità, lucidità e sapienza, evoluzione e sviluppo sostenibile. Ma c’è anche la perdita di coscienza e orizzonte causata dai lockdown. Come si recupera lucidità?
Il tempo della liquidità tecnologica autorizza chiunque a percepire di avere opinioni indispensabili e di aver avuto il dono dell’onnipotenza ma di non essere stato compreso. I virus si modificano geneticamente perché noi non sappiamo niente di modificazioni genetiche, appunto, siamo ciechi di fronte alle dinamiche biologiche che regolano la nostra vita ma ci comportiamo come i padroni del mondo.
Una cosa però è chiara: la mente ragiona per immagini, e questo dato neurobiologico è incontrovertibile quanto fondamentale. E la nostra mente vede quello che vuol vedere, che è abituata a vedere; per esempio vede volti anche dove non ci sono.