Dal Femminino sacro al Femminile ribelle, nella storia e nell’arte
L’ultimo WebinBar del Venerdì è stato l’ennesima meraviglia
Venerdì 7 maggio 2021 dalle 19 alle 21, per il ciclo ARTE: AMORE E PSICHE, è andato on line
DAL FEMMININO SACRO AL FEMMINILE RIBELLE
a cura di Francesco Cascino e Azzurra Immediato
Potete vederlo o rivederlo
a questo link. Vi garantisco che è imperdibile. Passcode:
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Sono meravigliosamente intervenute, con immagini e parole:
Barbara Martusciello – Storica dell’arte, Curatrice
Benedetta Donato - Curatrice e critica di Fotografia, Consulente MIC
In dialogo con
Francesco Cascino - Art Consultant, Art Director Arteprima Progetti
Azzurra Immediato - Storica dell’arte, Curatrice, Art Curator Arteprima Progetti
Una rilettura femminina e femminista rivoluzionaria delle origini può aiutare a pensare un futuro diverso e migliore? Abbiamo scoperto di sì.
Questo è l’interrogativo che ci poniamo e che, a partire dall’ancestrale tradizione del Femminino sacro, individuabile nella triplice identità di Grande Madre, Terra Madre e Mater Matuta, nel complesso e profondo missaggio dei miti dell’antichità, indaghiamo ripercorrendo poi le commistioni innervatesi nella storia dell’arte moderna e contemporanea, interpolandosi con la ricerca fotografica e con il lavoro di artiste che hanno affrontato la rilettura femminina e femminista della Storia e del proprio tempo.
L’universo centrato ed egoriferito al maschile ha sempre tentato di ingabbiare il vero potere femminile, ingabbiando sé stesso e non riconoscendone la presenza nella propria natura, quindi l’enorme potenziale di intelligenza emotiva femminina. L’analisi del reale attraverso l’arte di_mostrerà quanto i luoghi comuni e le credenze prevalenti siano un pesante ostacolo alla costruzione di una coscienza della realtà reale, della natura accogliente e femminile del mondo, della necessità che gli uomini ritrovino il loro Femminino sacro, pena l’autodistruzione già in atto.
Abbiamo chiuso un ciclo in bellezza, in ogni senso. Riguarda il WebinBar, scorri le immagini.
Quanto si possano ancora crogiolare gli
uomini nella loro presunta superiorità non è dato sapere, almeno non in termini statistici o cognitivi. Certo è che le cronache sono nuovamente piene di poveri follower del pensiero prevalente che inneggiano a poteri patriarcali ormai tramontati, falliti e soprattutto pericolosi. E questo lo intuisce chiunque conosca la differenza tra cultura come coltivazione del sé, fatto biologicamente di immaginario, memoria e istinto, e cultura come accademia asfittica e improduttiva di step evolutivi o variazioni di velocità delle sinapsi. Perché questo fa l’arte: velocizza le sinapsi di percentuali enormi, secondo le neuroscienze. Noi lo sapevamo anche prima ma che ci volete fare, c’è un mondo che ha sempre bisogno di prove scientifiche, ed è proprio quel mondo che poi dimentica la materia di cui siamo fatti: la capaicità di immaginare, sentire, intuire e pre_vedere.
Ci sono stati millenni in cui la divinità era donna, la società era matriarcale e il potere del Femminino era quello assoluto, non solo per via della scontata facoltà procreatrice, ovviamente, e nemmeno soltato per la prerogativa femminile di saper accogliere i problemi del mondo per poterne comprendere i semi e risolverli per sempre, come ha teorizzato magnificamente Filippo Riniolo in RAPPORTI, la sua opera pubblica e permanente realizzata per il progetto Matera Alberga nel 2019.
Il Femminino sacro, che non ha una vera e propria spiegazione univoca perché, appunto, richiede intuito e intelligenza emotiva e non didascalie da turisti, ha a che vedere con un concetto di forza, da quella fisica a quella metafisica, che va dalla capacità di sopportare soglie di dolore molto più alte di quelle degli uomini a quella, vitale e fondamentale oggi e sempre, di saper intuire fenomeni complessi e invisibili senza dover per forza richiedere dimostrazioni. "Una donna lo sa".
Ne parla Leonardo Da Vinci nei suoi studi e nelle sue opere, per esempio. Persino Maddalena oggi è rivalutata dallo stesso ente che ha preteso di sostituire l’immagine di un Dio femmina con quella di un uomo, dopo millenni di adorazione della Dea, della Grande Madre, della Terra Madre e della Mater Matuta di cui ci parleranno
le nostre straordinarie relatrici nell’ultimo
WebinBar previsto per domani, venerdì 7 maggio 2021 alle ore 19. Immagini e parole di profonda preziosità ed efficacia ci porteranno all’esplorazione di uno dei misteri più importanti del mondo e, come sempre, lo faremo analizzando l’arte e la storia che si sono occupate e si occupano tutt’ora dell’argomento. Perché l’arte lo dice meglio.
Qui trovate una
meravigliosa photogallery che cortesemente hanno pubblicato il Magazine
Art A Part of Culture e Barbara Martusciello, una delle nostre relatrici. Guardatela perché davvero le immagini, che sia Benedetta Donato, sia Barbara stessa hanno messo insieme, vi portereanno nel mondo reale e misterioso del Femminino sacro.
Leggete il seguito e troverete tutte le informazioni necessarie per l’iscrizione anticipata obbligatoria e la partecipazione gratuita a questo evento di edutainment ed education insieme, l’ennesimo episodio in cui straordinarie professioniste mettono a disposizione anni di studi, verifiche e risultati di eccezionale importanza per aiutarci nella comprensione di fenomeni complessi, paure, distopie e pandemie culturali sempre più incipienti. La cui
CuraCultura noi mettiamo in campo ormai da anni.
Ogni madre dovrebbe far vedere questo WebinBar ai suoi figli per salvarli dalle narrazioni fallocentriche che vengono propinate in ogni sede. Ne gioverebbe il mondo intero.